Antonio Dacunto

Con alle spalle una carriera di alcuni anni nella marina mercantile, cosa che gli ha consentito di ben girare il mondo, è impegnato da vari anni come esponente delle forze dell’ordine ed ha per l’Aikido un interesse anche professionale oltre che personale.

Appassionato di cucina e di lettura ha tra i suoi autori preferiti: Camilleri, Follett, Cussler, Forsyth, Ludlum, Smith, Bedeschi, Apuleio, Hugo, Gratteri, Lucarelli. Inoltre è interessato a qualunque cosa su marineria, pirati, navigazione marittima, disastri navali, storia del xx sec.

Antonio ha iniziato la pratica dell’Aikido nel 2002, dopo essere rimasto affascinato vedendo Ezio ed un altro praticante esercitarsi su tecniche di Kotegaeshi. Quindi ha avuto come primo maestro Ezio, che lo ha condotto per tutto il suo percorso didattico, ed ha ricevuto direttamente da Daniele i gradi sino al 1° Dan.

Quello che lui condivide in modo particolare di questa disciplina è l’irimi-tenkan, perché come dice lui, nella vita è importante fare un passo verso l’altro (irimi), essendo sempre pronti a rivedere le proprie posizioni (tenkan).

Degna di nota è un’esperienza vissuta da Antonio, che durante la sua attività di esponente delle forze dell’ordine, si è trovato ad inseguire un rapinatore armato di arma da fuoco, e vista l’occasione, si è distaccato dal gruppo di inseguitori ed ha tagliato la strada al rapinatore, affrontandolo a mani nude e riuscendo a disarmarlo, salvaguardando quindi i colleghi, i passanti, e lo stesso rapinatore, che è stato così assicurato alla giustizia, senza subire grossi danni fisici. Quindi in piena sintonia con quanto proposto in Aikido, dove viene insegnato a risolvere eventuali conflitti, senza provocare danni “inutili” neppure a chi ci attacca. Antonio per questa azione è stato segnalato per una decorazione ufficiale.

Materiale audiovisivo

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