Giorgio Adamo

Con una carriera professionale che parte dalle arti grafiche, per passare dallo sviluppo di media informatici, attualmente è impegnato in ambito Vendite / Marketing.

Giorgio ha iniziato la pratica dell’Aikido nel 1990 avendo come primo maestro Daniele, ed ha successivamente proseguito la sua formazione con Ezio, sempre da Daniele ha ricevuto i gradi sino al 2 Kyu.

Nel lungo periodo di pratica ha avuto modo di partecipare anche a stage internazionali ed ha avuto la fortuna di poter partecipare anche a stage tenuti direttamente dal Maestro Kobayashi.

La passione per l’Aikido nel tempo si è trasformata in passione per recitazione e teatro, passione che lui ha poi a lungo coltivato.  

Di seguito proponiamo alcune sue parole.

Le arti marziali mi hanno sempre affascinato. Le evoluzioni di Bruce Lee, i colpi di Chuck Norris, le tecniche fulminnee di Steven Seagal.

Abitavo da poco a Segrate. Girovagando per il paese  mi scappa l’occhio sulla locandina del palazzetto sportivo, leggo: corso di Aikido tenuto dal maestro Daniele Ponti, età minima 16 anni. Cavolo Giusto a pennello! Era il 1990 e avevo compiuto da qualche mese i sedici! Vado subito ad assistere ad una lezione.

Stavo per arrivare alla palestra quando già nel corridoio sentivo in lontananza i “suoni” delle cadute (Mai Ukemi), il profumo del tatami, eccomi li davanti! Osservo tutto, vedo le ciabatte degli allievi, poco distante ne vedo un paio isolate, penso, sono quelle del maestro. I bastoni (Jo) allineati e in fianco ad ognuno di questi la spada di legno (Bokken). Bellissimo! Noto che il maestro indossa dei pantaloni neri molto larghi (Hakama), mentre gli allievi, a parte 2 o 3, ne erano sprovvisti. Intuisco che Hakama significa cintura nera.

Così inizia mia avventura nell’Aikido che durerà per circa vent’anni, per poi evolversi in passione per la recitazione e teatro. L’Aikido mi ha permesso sviluppare la qualità del pensiero. Il pensiero come surrogato dell’azione: l’avversario mi sta per colpire, il mio pensiero è dietro di lui, l’azione è una conseguenza. L’avversario colpisce nel vuoto. Lo scontro è finito, in realtà non ha mai avuto inizio. Questo è l’essenza dell’Aikido. Il mio modo di essere, il mio pensiero, le mie paure, il mio coraggio, la mia religione, il mio stato d’animo sono io in tutto e nel tutto.

Il percorso è in continua evoluzione. Non esiste fine.

Grazie a te Daniele che mi ha indicato il sentiero da percorrere.

Giorgio

Materiale audiovisivo

Daniele, Ezio, Enzo, Adriana, Sebastiano, Giorgio, …

Estratto Stage Cilavegna 1991 – Maestro Hirokazu Kobayashi

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