Proponiamo di seguito un dettaglio tecnico relativo alle nostre modalità di esame, diviso nelle seguenti sezioni:
- Esami propedeutici per l’esame da Cintura Nera
- Esame da Cintura Nera
- Esami successivi all’esame da Cintura Nera
Mentre proponiamo nella sezione “I gradi (Kyu e Dan) in Aikido” una trattazione più centrata sulle tematiche metodologiche e, più in generale, sul significato dato alla tematica dei gradi nell’Aikido.
Esami da 6° Kyu a 1° Kyu – Esami propedeutici per l’esame da Cintura Nera
Gli esami propedeutici per l’esame da Cintura Nera, partono dal 6 Kyu (primo esame), per arrivare al 1 Kyu (esame precedente a quello da Cintura Nera). Durante questo percorso l’allievo apprende le tecniche fondamentali e le tematiche generali presenti nell’Aikido.
Riportiamo di seguito l’elenco delle tecniche e delle pratiche necessarie per il superamento dei singoli gradi. Le tecniche sono descritte indicando, prima il tipo di attacco che si riceve, e quindi la tecnica che si esegue. Chiaramente, la medesima tecnica offre varianti differenti, a seconda dell’attacco ricevuto.
Ad esempio la tecnica “Katatetori Aihanmi Iriminage” prevede di eseguire una tecnica di “Iriminage” su un attacco di “Katatetori Aihanmi”.
Rimandiamo alla sezione “Materiale Audiovisivo Corsi -> Tecniche Esame” per un dettaglio, sia sugli attacchi, sia sulle tecniche, richiamate nel programma.
Riportiamo di seguito il link al singolo programma di ogni grado di esame:
Versione PDF “Programma di Esame” Completo
Già dal superamento dell’esame di 2° Kyu uno studente inizia ad indossare la Hakama, e volendo, può iniziare a tenere corsi, per i gradi più bassi, ad esempio, 6 Kyu o 5 Kyu.
Esame da Cintura Nera
L’esame da Cintura Nera prevede l’approfondimento delle tecniche, sin qui studiate. Quindi, si darà per scontato, che l’allievo conosca le tecniche che andrà ad effettuare, al contrario si ricercherà la fluidità, l’eleganza e l’efficacia con cui le tecniche verranno eseguite.
Entrando nello specifico:
- L’allievo porterà una selezione di tecniche a sua scelta, tra quelle del programma di esame.
- Eseguirà una sequenza di tecniche secondo la metodologia “Jiyuwaza – Jiyuwaza” (chi attacca può praticare qualsiasi tipo di attacco, l’esaminando può eseguire qualsiasi tecnica difensiva). In particolare, l’esame da 1° Dan, prevede l’esecuzione di tali tecniche, essendo attaccati da una sola persona.
- Gli esaminatori chiederanno l’esecuzione di alcune tecniche tra tutte quelle del programma di esame.
Con il superamento dell’esame l’allievo diventa Cintura Nera 1° Dan e può portare la Cintura Nera oltre che la Hakama.
Esami successivi all’esame da Cintura Nera
Lo studio è prevalentemente concentrato su un sempre maggiore approfondimento delle tecniche già acquisite. Lo scopo è quello dichiarato dal fondatore, di portare l’allievo, tramite la ricerca di una esecuzione “perfetta” delle tecniche, ad entrare in piena armonia con l’energia dell’universo, quindi ad ottenere uno stato di equilibrio fisico, mentale, energetico e spirituale “perfetto”.
Entrando nello specifico:
- L’allievo porterà una selezione di tecniche a sua scelta (anche non tra quelle del programma di esame).
- Eseguirà una sequenza di tecniche secondo la metodologia “Jiyuwaza – Jiyuwaza” (chi attacca può praticare qualsiasi tipo di attacco, l’esaminando può eseguire qualsiasi tecnica difensiva). In particolare, gli esami successivi al 1° Dan, prevedono l’esecuzione di tali tecniche, essendo attaccati da più persone contemporaneamente.
- Gli esaminatori chiederanno l’esecuzione di alcune tecniche a loro scelta (anche non tra quelle del programma di esame).
Le tecniche dovranno essere eseguite, ricercando un crescente livello di “perfezione”. In primo luogo, meccanicamente, va ricercata una essenzialità nell’esecuzione delle tecniche, quindi, i movimenti che ho studiato ampi, nell’esecuzione delle tecniche nella versione base (cosa che mi ha consentito di comprendere tali tecniche), vanno a ridursi, per consentire una maggiore rapidità ed efficacia. I movimenti circolari vanno a descrivere cerchi sempre più piccoli, il concetto è quello della spirale che tende a chiudersi in un punto. Se si guardano i filmati di alcuni grandi maestri, si può notare come, in alcune tecniche, si possa vedere il maestro appena muoversi e l’Uke volare via, questo è il livello che va ricercato, a cui si potrà arrivare, chiaramente per gradi.
Altro aspetto fondamentale è quello di affinare la capacità di “ascolto”, a tutti i livelli, visivo, uditivo, energetico, … . L’utilizzo di tale capacità mi consente di percepire l’istante in cui vengo attaccato, di “sentire” con che forza effettuo una tecnica, e quindi, di adeguare l’esecuzione della tecnica, alle capacità dell’Uke con il quale sto lavorando, di percepire se le posizioni del mio corpo sono corrette, la posizione dei piedi, delle spalle, la scioltezza dei muscoli, … .
Nell’esecuzione delle tecniche, debbo inoltre ricercare una riduzione dell’utilizzo della forza fisica “muscolare”, dando potenza ed efficacia alle mie tecniche, tramite l’utilizzo dell’energia del “KI” (Parte centrale del nome Ai Ki Do).
La parte che poi avvolge tutto questo è l’eleganza, tutte le tecniche debbono essere eseguite nella ricerca dell’armonia e dell’eleganza dei movimenti.